La Destra del futuro


Alleanza Nazionale apre il congresso di Bologna nei prossimi giorni, coscienti di essere chiamati a nuovi ed avvincenti obiettivi: la Destra in Europa e la Destra nella società italiana.
Sembrerebbero due temi semplici e senza alcuna necessità di ulteriori approfondimenti e invece sono a mio avviso le vere sfide del nostro Partito nei prossimi anni.
Infatti ii grande risultato di avere Gianfranco Fini come rappresentante del Governo nella Convenzione europea, che disegnerà la nuova Europa, ci deve rendere responsabili dell'accreditamento che AN deve ogni giorno sempre di più fare a livello internazionale per portare avanti le nostre tesi, i nostri valori, i nostri principi.
Andare all'estero ed essere riconosciuti come partito e come grande contenitore politico, motore della proposta politica italiana, ci darà sempre di più la possibilità oltre che di intervenire nella politica europea o internazionale, ma di avere grandi soddisfazioni anche a livello nazionale.
Ricordiamoci cosa è successo negli anni passati con la stampa internazionale che ci attaccava o che ci snobbava, quali danni ha creato sulla nostra proposta politica e sulla nostra credibilità.
Ecco che dimostrare di essere una Destra affidabile, con una propria identità, con un programma ed una classe dirigente di spessore ci permetterà di essere determinati anche con l'arrivo dei nuovi Paesi dell'allargamento.
Una Destra con un centro in un accordo come quello della Casa delle Libertà in Italia, rimanendo però nel nostro gruppo con le nostre identità (non vedo per ora il PPE come nostra meta) ci permetterà di guidare il Parlamento europeo.
Dall'altra parte la Destra nella società, lo affermo in quanto dovremmo avere Ia capacità di entrare in quegli spazi come la cultura, il giornalismo, il settore pubblico la magistratura e nelle famiglie e in tutti quei settori, dove nell'altro secolo chi ci lavorava e si dichiarava di Destra era una mosca bianca, da isolare o da respingere.
Gli spazi che la Democrazia Cristiana in un tacito accordo con il mondo di sinistra, aveva tenuto per sé il Governo dell'Italia e gli altri settori o ambienti li aveva lasciati al PCI, devono essere il nostro terreno dove seminare per poter raccogliere nel prossimo futuro.
Mi auguro comunque che a Bologna si parli della politica con la "P" maiuscola, si discuta tesi politiche di grande respiro per noi stessi, per le nostre famiglie, per AN, ma soprattutto per la nostra amata Italia.