La "Via di fuga in politica"

In questi giorni assistiamo ad una scena a dir poco incredibile, con un centrosinistra che non presenta programmi, ma fa solo speculazione politica, e non ci dice nulla sulle soluzioni da dare al nostro Paese.
Infatti hanno sulle labbra solo due argomenti non politici, ma di pura speculazione: conflitto di interessi per Berlusconi, quando poi le sue televisioni tutto si puo ëdire tranne che lo supportino; contro la Lega, sul caso Europa, quando questíultima si Ë dichiarata a favore di Nizza e l'unico che ha votato contro si chiama Bertinotti).
Il centro-destra dallíaltra parte risponde con proposte politiche, rispetto ai problemi della gente che tutti conosciamo, che peroí in pochi vogliamo o tentiamo di risolvere. Rispetto a chi parla di terza via (ricordate Blair un anno fa a Firenze) o come la chiamavo la
via di fuga, la Casa delle Liberta' fa politica, con le proposte, con i dibattiti, e lascia volare alto il dibattito.
Si propone líabbassamento della pressione fiscale, per liberare e rilanciare lo sviluppo. Alla base esiste un obiettivo prioritario, un dramma italiano (anche europeo): il lavoro. Noi politici abbiamo líobbligo morale e quindi politico di creare lavoro.
A questo si aggiunge che sicuramente le nuove generazioni sono le piu' colpite sia nel non trovarlo, sia nel non avere strumenti adeguati per la loro formazione.
Solo in Italia si trovano percentuali infinitesimali per gli investimenti nelle scuole, nelle universita', nella ricerca.
Le risorse del pubblico invece di andare a finanziare i pachidermi di Stato (vedi l' Enel per esempio) perche' l'amico dell'amico e'a capo di questa o di un' altra azienda, potrebbero essere destinate per la crescita, la tutela e la formazione delle nuove generazioni.
Senza parlare poi dei contratti del lavoro interinale che dovrebbero essere cambiati avendo anche qui líItalia un primato: l'unico Paese in Europa dove tale contratto invece di avere delle agevolazioni fiscali ha un costo superiore del 30% rispetto agli altri (potere del sindacato).
A questo potremmo aggiungere i drammi ripetuti (e si deve sempre denunciarli) della sanita', della carenza delle strutture: uno Stato che non tutela il diritto alla salute nel 2000 non si puoí dichiarare civile.
Aggiungiamo inoltre al dibattito che si potra' risolvere con l'aumento dell'occupazione, anche una parte del buco o voragine JNPS; infine, ma non ultima in una lunga lista di problemi, l'emergenza criminalita' che si ridurre solo con interventi sul numero chiuso agli stranieri, con l'aumento delle spese per le forze di polizia, strumenti, strutture, personale.
A queste poche ma gia gravi tematiche da dover discutere, approfondire cosa ha fatto la sinistra? Ha risposto portando avanti tre temi fondamentali: l'abbattimento del concetto tradizionale di famiglia con il riconoscimento di altri tipi di famiglia (per noi resta padre, madre e figli); colpire la religione, con il Gay Pride avvenimento politicizzato da Veltroni & C. (vera aggressione alla Chiesa); la liberalizzazione della droga (qualcosa di vergognoso, soltanto pensando ai ragazzi che muoiono il fine settimana per ectasy).
La risposta la lascio a noi tutti singoli cittadini, al momento delle urne, diciamo la nostra:
parliamo con il voto..